Sviluppo sostenibile Dal progetto premiato alla bonifica dei siti

Sviluppo sostenibile Dal progetto premiato alla bonifica dei siti

MILAZZO. Dibattito aperto a Milazzo sul progetto che interessa l’area della Raffineria che ha ricevuto un riconoscimento agli Holcim European Awards 2008, l’oscar europeo per l’architettura sostenibile. I quattro progettisti sono tutti messinesi e rappresentano altrettanti studi: Marco Le Donne per lo studio Substanze; Alessandro Tinaglia per lo studio Air-e; Toni Raimondo per lo studio AREAlab e Claudio Lucchesi per lo studio Ufo.
L’ing. Le Donne evidenzia che "il progetto per la riconversione dell’area industriale di Milazzo fa parte di ambizioso programma per la "riconversione dei paesaggi costieri sfigurati dell’Italia del Sud e la tutela della salute dei cittadini". Il progetto - prosegue il professionista - deve essere visto soprattutto come una strategia e un modello progettuale che mira alla ridefinizione dei waterfront deturpati dall’eccesso di attività industriali. Esso si sviluppa attraverso tre priorità strategiche: l’eliminazione dei drammatici pericoli per la vita umana e per la natura causati da agenti chimici, polveri e metalli presenti nel sottosuolo; nell’area e nell’acqua anche attraverso la riconversione delle industrie inquinanti e l’introduzione di nuove attività pulite; l’incremento progressivo di occupazione coordinando i programmi di bonifica e stimolando l’introduzione di nuovi laboratori di ricerca ed imprese nei settori emergenti delle biotecnologie, biocumbustibili, fitodepurazione e produzione di energia da fonti rinnovabili; e, alla fine, la realizzazione di infrastrutture etiche innovative e compatibili per il turismo e la cultura".
"Il piano per la riconversione dell’area industriale di Milazzo è dunque un modello progettuale che può essere utilizzato anche in altre aree deturpate del nostro territorio costiero" conclude Le Donne. In particolare il progetto previsto per l’area mamertina prevede l’inserimento di un vero e proprio polmone verde di macchia mediterranea (circa 75 ettari) che andrà a occupare lo spazio tra i silos riutilizzati. Per stamani, intanto, alla Provincia regionale, su iniziativa dell’assessore all’Ambiente Pietro Petrella, si svolgerà un incontro con i dirigenti della Raffineria e dell’Esi di Giammoro che avrà come tema le problematiche legate alla bonifica nell’area ad alto rischio.

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